Differenze tra le versioni di "San Paolo"

Da Flaminio Wiki.
Jump to navigation Jump to search
Riga 1: Riga 1:
 
=='''INTRODUZIONE'''==
 
=='''INTRODUZIONE'''==
  introduzione al sito in generale =cos'è, com'è strutturato, ecc.
+
   
Il 29/03/22 abbiamo visitato il sito di San Paolo e abbiamo visto i siti di incastellamento del territorio.<ref> prova nota </ref> [[File:San paolo foto 1.jpg|miniatura|san Paolo foto sito proibito]]
+
Il San Paolo è uno dei colli che si alzano nella parte settentrionale dell'abitato di Ceneda. Esso presenta una cresta con tre cocuzzoli: quello orientale ospita l'omonima chiesa, quello centrale  un'ex zona militare e quello occidentale le fondazioni di una torre. <ref> prova nota </ref> [[File:San paolo foto 1.jpg|miniatura|san Paolo foto sito proibito]]
  
 
=Cocuzzolo est=
 
=Cocuzzolo est=
spiegazione chiesa (pdf Zanchetta da Vero)
+
Fino al 1418, sul colle si trovava il castello di Sant'Elia, il quale si estendeva sui tre cocuzzoli e fu distrutto dagli Ungari di Pippo Spano. All'inizio del XVI secolo, sulle rovine del castello sul cocuzzolo orientale, il vescovo Marino Grimani realizzò un nuovo edificio sacro, andato perduto. Nel XVIII secolo il vescovo De Luca commissionò una nuova chiesa al frate Francesco Maria da Venezia. Questa struttura, giunta fino ai giorni nostri, fu restaurata nel 1939 in seguito ai danni causati dalla Prima Guerra Mondiale e dal terremoto del 1936. Ai lati si trovano due cappelle minori: a destra "La Beata Vergine della Salute con San Girolamo e San Rocco", mentre a sinistra una croce con i simboli della passione ed una scultura in creta. Da allora i fedeli raggiungono la chiesa dopo aver compiuto la Via Crucis, percorrendo la piazza del Duomo e passando accanto al castello vescovile di San Martino.
 +
 
 +
Tutt'ora accanto alla chiesa si trova un'ulteriore costruzione del XVIII secolo, adibita a residenza privata prima del custode ed in seguito degli eremiti, che si rifugiarono in questo luogo ameno alla ricerca di un isolamento dal mondo. Negli anni Quaranta del XX secolo la casa venne ricostruita in forma di castelletto medievale, caratterizzato esternamente da torri, merli e caditoie, mentre internamente da affreschi raffiguranti due frati.
 
=Cocuzzolo centrale=
 
=Cocuzzolo centrale=
 
[[File:Miniatura settecentesca.jpg|miniatura]]
 
[[File:Miniatura settecentesca.jpg|miniatura]]
Riga 15: Riga 17:
 
  scrivere 4 acche (libro Zanchetta)
 
  scrivere 4 acche (libro Zanchetta)
 
=Note=
 
=Note=
<references/>
+
<references />
=Bibliografia=
+
= Bibliografia=
  
 
*ARNOSTI GIORGIO, ''L’evoluzione delle logiche insediative e dell’organizzazione del territorio dall’epoca Romana al primo altomedioevo in "Il sistema difensivo di Ceneda: problemi di conoscenza, recupero e valorizzazione. Atti del II Convegno (Vittorio Veneto, 4 maggio 1991)"'', Vittorio Veneto, 1993, pag. 46
 
*ARNOSTI GIORGIO, ''L’evoluzione delle logiche insediative e dell’organizzazione del territorio dall’epoca Romana al primo altomedioevo in "Il sistema difensivo di Ceneda: problemi di conoscenza, recupero e valorizzazione. Atti del II Convegno (Vittorio Veneto, 4 maggio 1991)"'', Vittorio Veneto, 1993, pag. 46
Riga 24: Riga 26:
 
*DE NARDI SERGIO - TOMASI GIOVANNI, ''L’agro centuriato cenedese, Studi e ricerche'', Vittorio Veneto, 2010, pp. 84-85
 
*DE NARDI SERGIO - TOMASI GIOVANNI, ''L’agro centuriato cenedese, Studi e ricerche'', Vittorio Veneto, 2010, pp. 84-85
  
*D’ASSIE ALESSANDRO, ''Ceneda e Serravalle nelle antiche stampe'', Vittorio Veneto, 2006, pp. 96-97
+
* D’ASSIE ALESSANDRO, ''Ceneda e Serravalle nelle antiche stampe'', Vittorio Veneto, 2006, pp. 96-97
  
 
*ZANCHETTA MICHELE, ''Atlante dei castelli tra Piave e Livenza'', Vittorio Veneto, 2021, pp. 296-299
 
*ZANCHETTA MICHELE, ''Atlante dei castelli tra Piave e Livenza'', Vittorio Veneto, 2021, pp. 296-299

Versione delle 12:50, 28 apr 2022

INTRODUZIONE

Il San Paolo è uno dei colli che si alzano nella parte settentrionale dell'abitato di Ceneda. Esso presenta una cresta con tre cocuzzoli: quello orientale ospita l'omonima chiesa, quello centrale un'ex zona militare e quello occidentale le fondazioni di una torre. [1]

san Paolo foto sito proibito

Cocuzzolo est

Fino al 1418, sul colle si trovava il castello di Sant'Elia, il quale si estendeva sui tre cocuzzoli e fu distrutto dagli Ungari di Pippo Spano. All'inizio del XVI secolo, sulle rovine del castello sul cocuzzolo orientale, il vescovo Marino Grimani realizzò un nuovo edificio sacro, andato perduto. Nel XVIII secolo il vescovo De Luca commissionò una nuova chiesa al frate Francesco Maria da Venezia. Questa struttura, giunta fino ai giorni nostri, fu restaurata nel 1939 in seguito ai danni causati dalla Prima Guerra Mondiale e dal terremoto del 1936. Ai lati si trovano due cappelle minori: a destra "La Beata Vergine della Salute con San Girolamo e San Rocco", mentre a sinistra una croce con i simboli della passione ed una scultura in creta. Da allora i fedeli raggiungono la chiesa dopo aver compiuto la Via Crucis, percorrendo la piazza del Duomo e passando accanto al castello vescovile di San Martino.

Tutt'ora accanto alla chiesa si trova un'ulteriore costruzione del XVIII secolo, adibita a residenza privata prima del custode ed in seguito degli eremiti, che si rifugiarono in questo luogo ameno alla ricerca di un isolamento dal mondo. Negli anni Quaranta del XX secolo la casa venne ricostruita in forma di castelletto medievale, caratterizzato esternamente da torri, merli e caditoie, mentre internamente da affreschi raffiguranti due frati.

Cocuzzolo centrale

Miniatura settecentesca.jpg

oppidum arnosti 46-701 zanchetta descrizione monete necropoli (resti vari) foto pianta pag 702 arnosti

Cocuzzolo ovest

scrivere 4 acche (libro Zanchetta)

Note

  1. prova nota

Bibliografia

  • ARNOSTI GIORGIO, L’evoluzione delle logiche insediative e dell’organizzazione del territorio dall’epoca Romana al primo altomedioevo in "Il sistema difensivo di Ceneda: problemi di conoscenza, recupero e valorizzazione. Atti del II Convegno (Vittorio Veneto, 4 maggio 1991)", Vittorio Veneto, 1993, pag. 46
  • ARNOSTI GIORGIO, Cenita feliciter. l’epopea goto franco-romaico-longobarda tra VI e VIII secolo d.C., Vittorio Veneto, 2017, pp. 701-705
  • DE NARDI SERGIO - TOMASI GIOVANNI, L’agro centuriato cenedese, Studi e ricerche, Vittorio Veneto, 2010, pp. 84-85
  • D’ASSIE ALESSANDRO, Ceneda e Serravalle nelle antiche stampe, Vittorio Veneto, 2006, pp. 96-97
  • ZANCHETTA MICHELE, Atlante dei castelli tra Piave e Livenza, Vittorio Veneto, 2021, pp. 296-299