Turris nigra
La Turris Nigra è un elemento difensivo visibile sul versante Ovest del colle Marcantone, situata sopra il santuario di Santa Augusta. Eretta nel V-VI secolo, durante l'occupazione dei Goti sulle colline del Cenedese, fu restaurata tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo.
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Descrizione dell'edificio
La torre presenta una forma a puntone pentagono irregolare, di ispirazione scaligero-carrarese, con l' ogiva rivolta verso est e i lati nord e sud lunghi 3,70m e 4,50m; la parete occidentale invece misura 4,20m. Le murature, spesse settanta centimetri, furono restaurate per consolidarle ma, nonostante ciò, due metri di esse con il passare del tempo sono crollate. L'altezza della Turris Nigra doveva misurare 17/18m ma, tradizionalmente, dovrebbe essere di 40m (tale condizione non è possibile per lo spessore delle murature).
Storia
La cima più occidentale del colle Marcantone in età tardoantica era già occupata da un insediamento che si ipotizzava essere un oppidum [1], frequentato tra IV e VI secolo d.C. A sostegno di tale tesi vi sono i molteplici ritrovamenti metallici nel sito. La datazione viene fornita sia dalle monete sia dalle tipologie di reperti, tra le quali anche alcuni di origine bizantina e franco-alemanna. Si tratta di un luogo a lungo occupato che rientra nelle clusurae tardoromane[2], le quali, dopo la caduta amministrativa e militare dell'Impero Romano, diventarono siti di stanziamento e difesa della classe nobiliare dominante gota.
Curiosità
Bibliografia
- Arnosti Giorgio, Cenita feliciter. L’epopea goto franco-romaico-longobarda tra VI e VIII secolo d.C., Vittorio Veneto, 2017
- De Nardi Sergio - Tomasi Giovanni, L’agro centuriato cenedese, Studi e ricerche, Vittorio Veneto, 2010
- Marchesi Pietro, Castelli ed opere fortificate del Veneto, Treviso, 1997
- Moret Antonio, patrimonio culturale. Tombe ed iscrizioni romane nell’Antico Cenedese, Udine, 1983
- Zanchetta Michele, Atlante dei castelli tra Piave e Livenza, Vittorio Veneto, 2021