Storia e Cultura del Veneto

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Introduzione

Benvenuti nella pagina del progetto didattico per le scuole secondarie di secondo grado di Storia e Cultura del Veneto 2020/21!

Il progetto di studio collaborativo comincia ad esplorare l'ambito territoriale delle province di Belluno, Treviso e Verona in prospettiva storica, a partire dai seguenti campi di indagine:

Una testimonianza per cominciare...

Mappa compilata da Zorzi de Christofolo, per incarico dei patroni e provveditori dell’Arsenale (1638)

Francesco Caldogno, Relazione delle Alpi vicentine e de’ passi e popoli loro, 1598

Serenissimo Principe

Lo Stato di Terraferma, soggetto a questa Repubblica felicissima giace tutto in frontiera, massime dalla parte dell’Alpi, dove confina con Grigioni sul Bergamasco, col contado di Tirolo, e con Tedeschi nelli Territorj di Brescia, di Verona, di Vicenza, di Feltre, di Cividale, di Belluno, e della terra di Cadore, e della Patria del Friuli, nell'ultimo della quale l’Alpi sopradette vengono terminate.

Queste Alpi hanno tutti li lor passi e sentieri diversi da calar in Italia e ne' paesi della Serenità Vostra per valloni e gioghi e boschi diversi, pei quali la piú parte de' discorrimenti de' barbari sono scesi ad infestarli con l'armi. Vera cosa è che nel territorio Vicentino, siccome trovansi molte vie, alcune assai agevoli da varcare nelle pianure italiche, cosí le montagne d'esso guarnite sono di selve e boschi di alberi quasi infiniti d'ogni maniera, maggiormente contese, per la difficoltà de’ confini non giammai stabiliti, forse piú di qualsivoglia d'altre de’ territorj suddetti, dove essendo querele assai spesso nate perciò nel preterito tempo, et anco al presente rinovellansi ciascun giorno. In che li maggiori miei Caldogni essendosi adoperati sempre con l'armi nelle guerre di Massimiliano in servizio di questo Dominio ne' secoli passati contro i Tedeschi, usurpanti le nostre giurisdizioni, ed io particolarmente mandato molte volte dalla patria mia a' confini per mantenere le ragioni d'essa contro li medesimi, i quali pur tentarono di torneli, he per eredità dagli avoli miei e per mio studio particolare guadagnato intiera conoscenza di quelle contrade e delle cause delle discussioni con essi loro e co' Vescovi di Trento, il quale, quantunque sia città italiana non di meno sta alla divozion de' Tedeschi. E conciosiachè l’Arzanà di Venezia risplenda nel mondo, a guisa della piú eccellente gioja che si trovi nelli Cristiani, spavento degl’infedeli, e mantenimento e onore e riputazione dell’impero marittimo conquistato col sangue e con la maestria di guerra della Nobiltà Veneziana invitta ed invincibile nelle acque, queste montagne Vicentine lo possono fornir di remi, tagliati dagli alberi di faffio di cui abbondano, e di alberi resiniferi, cioè, producenti ragia e pece, come pezzi, larici, ed abeti ed altri tali, donde si traggono l’antenne e li alberi di galee sottili e grosse, e di navi e di ogni altro vascello. Oltre a ciò, consumandosi infinita quantità di legname in varj usi, talché vanno mancando, vi sono strade facili da condurli nella patria mia, e nell’alma Venezia, e per tutto con aumento di dazj della Serenità Vostra ed utile comune. Finalmente si partono innanzi li popoli abitanti quei giochi e la condizion loro e disposizione all’armi, e massimi alla picca, affin di statuire una derma ordinanza militare in difesa di quelle contrade.